Bio illogico è il titolo del servizio di Report andato in onda il 10 ottobre scorso su Raitre.
Probabilmente stavo correggendo compiti e non l’ho visto. Naturalmente è scattato subito l’allarme rosso fra i componenti del gas e la mailing list si è animata di commenti e proposte di aggiornamento o di controllo delle nostre filiere.
Ho leggiucchiato qua e là e mi sono un po’ scocciata, a dire il vero. Qualcuno penserà che stia per partire la geremiade indignata su quei truffatori del biologico che fanno pagare un occhio della testa prodotti che di biologico non hanno neanche l’ etichetta.
E invece no. Non mi indigno più, perché è un verbo abusato da qualche tempo, ma mi scoccio proprio. Premetto che stimo e apprezzo le trasmissioni di inchiesta, anche se ho l’impressione che, alla fine, non producano grandi cambiamenti. Insomma, mi scoccia che “lagabanelli” abbia buttato la pietra dello scoop in quello che non è lo stagno della produzione biologica, ma quello del mercato puro e semplice. Mi scoccia che il servizio di Report non abbia cercato di tutelare i produttori biologici “doc”, proponendo contestualmente almeno una testimonianza della loro correttezza. Mi scoccia che non abbia voluto prevedere che ci sarebbe stato un effetto boomerang contro il biologico e non contro le truffe. Ché alle truffe siamo ormai assuefatti, forse…
GIOVEDI’ 20 OTTOBRE IL GAS SI RIUNIRA’ E NE DISCUTERA’.
Intanto faccio mie le parole di Bruno Sebastianelli, presidente de LA TERRA E IL CIELO:”Controllare la filiera dal campo alla tavola, questo fa la differenza.”.
E ricordo che esiste una realtà chiamata GENUINO CLANDESTINO, che ha come sottotitolo “comunità in lotta per l’autodeterminazione alimentare”.
P.S.: la sede della bottega non sarà disponibile, quindi ci vedremo a casa di PIA, la nostra presidentessa. Chi non sa dove abiti, ci contatti qui.
L’ha ribloggato su Il blog di Lorella.
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